C’era una volta un riccone di nome Paperone che aveva accumulato una grande quantità di ricchezze grazie alla sua abilità e grande determinazione. Viveva in una lussuosa villa sul bordo del mare. Nonostante la sua ricchezza, Paperone era solitamente solo e trascorreva molto tempo a guardare le onde del mare, sognando di poter trovare un modo per condividere la sua ricchezza con le altre persone.
Un giorno, mentre si trovava appunto a guardare il mare, vide una piccola barca a remi con a bordo una donna e un bambino. La barca era in pericolo ed era chiaro che la donna non riusciva a remare abbastanza forte per evitare di essere trascinata dalle onde. Paperone non ci pensò due volte e si tuffò in acqua per aiutare la donna e il bambino a tornare a terra.
Quando tornarono a riva, Paperone si ricordò di una cosa che aveva sentito dire dalla sua nonna: ‘L’empatia è un dono prezioso’. Lui non sapeva cosa fosse l’empatia, ma capì che per aiutare la donna e il bambino doveva essere qualcosa di importante. La donna si presentò come la madre del bambino, e Paperone le spiegò che aveva visto la loro situazione e si era sentito in dovere di aiutarli. La madre ringraziò calorosamente Paperone, mostrandogli grande gratitudine per il suo gesto.
Dopo quell’incontro, Paperone non era più lo stesso. Iniziò a comprendere cosa significasse veramente l’empatia. Comprese che si trattava di mettersi nei panni dell’altro ed essere in grado di capire cosa stessero provando, di sapere cosa avevano bisogno. Quindi, iniziò a utilizzare le sue ricchezze per aiutare le persone che ne avevano bisogno, e fu in grado di donare molto più di denaro: donò la sua comprensione e la sua amicizia.
Grazie al suo gesto di generosità e al suo dono di empatia, Paperone iniziò ad essere conosciuto come una persona di grande cuore, che non si limitava a ricchezze materiali, ma aveva anche un grande cuore.