C’era una volta una splendida fanciulla di nome Aurora, che aveva una forte passione per l’alfabeto. Era così affascinata da quella serie di lettere che ogni giorno, nel suo castello nel regno degli unicorni, si esercitava a ricordare le lettere e imparare le parole. Aurora non sapeva però, che i suoi esercizi avrebbero portato a una grande avventura.
Un giorno, mentre stava leggendo un libro di fiabe, si addormentò e sognò di entrare nel magico Regno degli Alfabeti. Qui, incontrò una schiera di creature che avevano preso le sembianze di una lettera dell’alfabeto. Ogni creatura aveva dei poteri speciali e rappresentava la propria lettera. Aurora si ritrovò in una fantastica avventura, dove incontrò L’Unicorno della A, che le insegnò come padroneggiare la B; La Fata della C, che le spiegò come usare la D; e così via, fino a imparare l’intero alfabeto.
Giunta in fondo al regno, Aurora incontrò il Re degli Alfabeti, che le disse: «Bene, hai imparato l’alfabeto! Ma ora devi sfidare la mia ultima prova: riuscirai a ricordare le lettere e le parole che hai imparato?». Aurora annuì con vigore e iniziò a recitare l’alfabeto e le parole che aveva imparato. Il Re degli Alfabeti sorrise e le disse: «Brava! Sei stata bravissima a imparare l’alfabeto. E come ricompensa, ti concedo un dono speciale: dormirai per cento anni e, al tuo risveglio, avrai un regalo speciale». Così Aurora sorrise e si addormentò.
Quando si svegliò, si ritrovò nel suo castello, ma con una grande sorpresa: sulla sua scrivania c’era una borsa piena di libri di fiabe e una lettera di ringraziamento dal Re degli Alfabeti. Aurora era molto contenta e, da allora, ogni giorno leggeva una favola diversa, imparando sempre di più e ricordando l’importanza dell’alfabeto.