C’erano una volta un re e una regina che vivevano in un castello antico, circondato da una fitta foresta. Un giorno, la regina scoprì una piccola creatura che si era nascosta nella sua stanza. Con sua grande sorpresa, si trattava di un folletto.
La regina rimase stupita da questo minuscolo e magico essere, ma decise di non fargli del male. Al contrario, lei e il re decisero di adottarlo come membro della famiglia reale. Da quel momento, il folletto divenne un abitante regolare del castello.
Come tutti i folletti, anche il folletto del castello aveva la capacità di volare, ma sembrava anche possedere un’altra grande abilità: un sorprendente senso dell’empatia.
In men che non si dica, il folletto del castello divenne benvoluto da tutte le creature della foresta: dai draghi agli unicorni, dagli spiriti agli elfi e alle fate. Insieme a loro, imparò a capire l’importanza della comprensione e dell’empatia.
Nessuno dei reami della foresta aveva mai incontrato un folletto così onesto e gentile. Il folletto, dal canto suo, tradusse questa gentilezza e comprensione in una magia che permetteva a tutti di vivere in armonia.
Da quel momento, il folletto divenne una figura amata da tutti nel regno. Passò i suoi giorni insegnando a tutti l’importanza di essere comprensivi e gentili, e della magia che poteva risultare dall’empatia.
È così che, grazie a una piccola creatura, un intero regno imparò a vivere in armonia, e a conoscere l’importanza dell’empatia.