C’era una volta un infelice Re che governava il suo regno con crudeltà e assenza di empatia. Nella sua brama di potere, il Re Cattivo non si preoccupava degli altri, non badava alle loro esigenze e non aveva alcuna comprensione nei confronti del popolo che era costretto a servirlo.
Un giorno, mentre il Re Cattivo era in viaggio per le sue terre, il suo cavallo lo portò fino a una vecchia casa di una strega. Il Re Cattivo si arrabbiò molto quando vide il cavallo che si era allontanato dalla sua strada, ma decise di guardarsi intorno. L’edificio era vecchio, ma aveva un aspetto accogliente e il Re Cattivo sentì una calma strana entro i suoi confini.
La vecchia strega emerse dal portone e si presentò al Re Cattivo. Con sorpresa del Re Cattivo, la strega non sembrava affatto spaventata da lui. Anzi, sembrava quasi che la vecchia avesse capito cosa stava attraversando e provava una profonda compassione per lui. Così, la strega invitò il Re Cattivo a entrare e gli offrì un tè caldo.
Durante la loro conversazione, la strega condivise con il Re Cattivo una lezione sull’empatia. Le parole della strega erano piene di saggezza e gentilezza e parlavano della necessità di comprendere le esigenze e i sentimenti degli altri. Il Re Cattivo fu colpito dalle parole della strega e si sentì invitato a pensare in modo più aperto e comprensivo.
Dopo aver bevuto il tè, il Re Cattivo si alzò per andare via. La vecchia strega lo ringraziò per averla visitata e gli augurò buona fortuna nella sua ricerca di comprensione. Il Re Cattivo uscì dalla casa con un nuovo punto di vista sulle relazioni interpersonali e sulla necessità di mostrare empatia verso gli altri.
Da allora, il Re Cattivo si assicurava di trattare i sudditi con il rispetto che meritavano, di fare delle scelte giuste a beneficio di tutti e di essere più aperto alle opinioni e ai sentimenti altrui. La lezione della strega aveva trasformato la vita del Re Cattivo in un esempio di empatia.