La Tartaruga era una gentile creatura dotata di grande saggezza. Viveva in un antico castello circondato da un bosco incantato. Un giorno decise di insegnare alle fate del luogo le tabelline, così da poter svolgere i loro compiti in modo più veloce ed efficiente.
Le fate accettarono subito l’invito e si riunirono nel castello. La Tartaruga allestì una grande stanza dove, su una lavagna appesa alla parete, iniziò a scrivere i numeri delle tabelline. La Tartaruga conosceva tutti i segreti dei numeri e le sue abilità di insegnamento erano uniche. Le fate ascoltavano con grande attenzione e a ogni numero imparato ricambiavano la Tartaruga con un sorriso.
Le fate impararono subito le tabelline da uno a dieci, e con grande soddisfazione la Tartaruga le incoraggiava. Ma superata la soglia della tabellina del dieci, le fate iniziarono a perdere la concentrazione e non riuscivano più a ricordare i numeri. La Tartaruga, vedendo il loro disagio, decise di aiutarle con un incantesimo.
Così la Tartaruga lanciò un incantesimo magico che trasformò le fate in piccoli animali che potevano ricordare i numeri delle tabelline senza sforzo. Le fate, trasformate in topi, conigli e farfalle, si misero a correre in giro per il castello imparando le tabelline da uno a dieci in un baleno.
Dopo aver imparato tutte le tabelline, le fate tornarono alle loro forme normali e con grande gioia ringraziarono la Tartaruga per il suo prezioso aiuto. Da quel giorno, le fate e la Tartaruga si riunirono ogni tanto nel castello per giocare e imparare insieme.