C’era una volta nel lontano regno di Bufalo, un piccolo ghiro di nome Tabe, che amava sognare e inventare. Un giorno Tabe si rese conto che conoscere le tabelline sarebbe stato di grande aiuto per risolvere i suoi problemi, così decise di andare alla ricerca della conoscenza.
Tabe decise di iniziare dalle tabelline più semplici, così si recò nella foresta per trovare il saggio Signore degli Alberi, che gli insegnò la tabellina dell’1. Il Signore degli Alberi gli spiegò che il 1 era ovunque, e che se Tabe fosse stato attento e avesse imparato bene la tabellina del 1, avrebbe facilmente imparato anche le altre tabelline.
Così Tabe partì alla ricerca di altri maestri che potessero aiutarlo a imparare le tabelline. Si recò a trovare il Signore della Montagna, che gli insegnò la tabellina del 2, spiegandogli che era un insieme di 1 + 1. Dopo aver imparato la tabellina del 2, Tabe andò a trovare il Signore del Mare, che gli insegnò la tabellina del 3, che era uguale a 2 + 1.
Tabe continuò la sua ricerca, andando a trovare il Signore dei Cieli, che gli insegnò la tabellina del 4, che era uguale a 3 + 1. Poi andò dal Signore della Terra, che gli insegnò la tabellina del 5, che era uguale a 4 + 1.
Tabe continuò così la sua ricerca, andando dai saggi Signori delle Cascate, del Deserto e dei Campi, che gli insegnarono le tabelline del 6, del 7 e dell’8, rispettivamente. Dopo aver imparato tutte le tabelline, Tabe si rese conto che le tabelline erano tutte collegate tra loro, come una sorta di ciclo infinito.
Tabe imparò così che per imparare le tabelline non serviva solo memorizzare, ma bisognava capire come tutte le tabelline erano legate tra loro. Grazie alla sua nuova conoscenza, Tabe riuscì a risolvere molti dei suoi problemi, riuscendo a diventare un esperto di tabelline.
Da allora, Tabe è diventato un esempio per tutti quelli che vogliono imparare le tabelline, perché ci insegna che con un po’ di impegno e di conoscenza, tutto può essere possibile.