C’era una volta un Re che viveva nel suo regno. Il suo popolo lo adorava, ma era anche un monarca molto esigente che pretendeva obbedienza e non accettava alcuna contraddizione. Nessuno osava dissentire e tutti si conformavano ai suoi voleri. Il Re era un sovrano senza empatia, che non comprendeva le sofferenze dei suoi sudditi.
Un giorno il Re decise di fare una passeggiata nel Bosco vicino al palazzo. Mentre camminava, si imbatté in una povera vecchina che stava raccogliendo legna. Il Re le chiese cosa stesse facendo, ma la vecchina non gli rispose. Il Re le ordinò di parlare, ma lei rimase in silenzio.
Il Re si stava arrabbiando sempre di più. Ma poi, guardando più attentamente, notò che la povera vecchina aveva la faccia piena di emozione. Allora il Re comprese: la vecchina era sordomuta. Si rese conto che non era in grado di comunicare con lui.
Il Re si sentì molto triste per la vecchina. Allora si sedette accanto a lei ed iniziò a comprenderla. Iniziò a guardarla con altri occhi, e a cercare di indovinare cosa le passasse per la mente. Provò ad immedesimarsi nella sua situazione e ad entrare in sintonia con lei. La vecchina percepì questa sua piccola ma grande attenzione, e s’illuminò in volto.
Da quel momento, il Re cambiò. Divenne più empatico e comprensivo con i suoi sudditi, e la sua reggenza fu ricordata come un’epoca di grande pace e benessere. Aveva imparato che l’empatia e l’ascolto degli altri possono portare a grandi cambiamenti.