La Strega Cattiva era una figura temuta e potente, con una fama di crudeltà che le precedeva. La sua reputazione l’aveva portata a diventare una sorta di despota nel Palazzo Reale. Ma in fondo al suo cuore, nascosto sotto una corazza di gelosia e di orgoglio, aveva la capacità di provare empatia.
Un giorno, una piccola fanciulla di nome Aurora, incontrò la Strega Cattiva. Aurora non sarebbe mai stata in grado di capire le motivazioni profonde di una tale crudeltà, ma aveva sempre saputo che, sotto quella maschera di orrore, c’era qualcosa di buono. La Strega Cattiva non aveva mai percepito l’importanza dell’empatia, ma Aurora era decisa a insegnarle.
Aurora le parlò della sua situazione personale, della sua famiglia e di come aveva imparato ad amare e condividere le proprie emozioni. La Strega Cattiva iniziò a comprendere l’importanza della condivisione e dell’ascolto. Iniziò a rendersi conto che doveva imparare a mettersi nei panni dell’altro e a comprendere le sue motivazioni.
La Strega Cattiva prese la mano di Aurora e con lei iniziò un viaggio alla scoperta delle emozioni che il mondo aveva da offrire. La Strega Cattiva imparò a conoscere e comprendere le persone. Si rese conto che la vera forza stava nella capacità di parlare e condividere.
Aurora insegnò alla Strega Cattiva che, nonostante la sua reputazione, aveva ancora la possibilità di cambiare e di trasformarsi in una persona più sensibile e comprensiva. La Strega Cattiva imparò a gestire la sua rabbia e a riconoscere i propri errori. La Strega Cattiva e Aurora continuarono a viaggiare e a condividere i loro sentimenti, finché la Strega Cattiva non acquisì la consapevolezza che essere buoni e gentili non è solo una questione di forza, ma anche di compassionevole empatia.