C’era una volta una fanciulla di nome Biancaneve, dal cuore gentile e dalla bellezza incomparabile. Una matrigna invidiosa la condusse nella montagna, per liberarsi di lei una volta per tutte. La fanciulla non si scoraggiò, e armata di coraggio cominciò a camminare per i sentieri immersi nella neve. Quel luogo le sembrava strano ed affascinante, ed iniziò ad esplorarlo.
Dopo qualche ora, giunse ad una radura dove un cervo bianco stava pascolando. Lei rimase incantata nel vederlo, e quello le si avvicinò tanto che poté accarezzarlo. Il cervo le parve un animale gentile, e così decise di seguirlo. Camminarono per ore, fino ad arrivare ad una casa di pietra che si ergeva tra gli alberi.
Lei entrò, e scoprì che era una casa abitata da sette nani. Questi erano lavoratori instancabili, che scavavano nella roccia alla ricerca di gemme preziose. Biancaneve iniziò a raccontare la sua storia, e i nani la ospitarono calorosamente, offrendole un posto dove riposare. La fanciulla si sentì subito a casa, e trascorse le settimane successive lavorando insieme ai nani e apprendendo da loro.
Un giorno, mentre stava pulendo la casa, sentì una voce fuori dalla finestra. Era la Matrigna, che era riuscita a rintracciarla. La vecchia la minacciò di ucciderla, ma i nani si opposero, e così la Matrigna decise di lanciare una maledizione. La fanciulla si addormentò subito, mentre la Matrigna scompariva tra le colline. Tuttavia, il giorno dopo, la magia dell’amore cancellò la maledizione, e Biancaneve si risvegliò.
La fanciulla tornò a casa, e si sposò con un principe. Ed insieme vissero felici e contenti, custodendo gelosamente il ricordo dei nani e della montagna.