Il piccolo topo abitava in una città futuristica, popolata da robot, macchine intelligenti e altre creature meccaniche. La sua vita era serena e felice, ma il topo era desideroso di scoprire qualcosa di più sul mondo che lo circondava. Un giorno decise di provare a esplorare la città, e si ritrovò in una zona piena di scienziati, che costruivano macchine sempre più sofisticate.
Il topo era estremamente incuriosito, e decise di avvicinarsi a uno degli scienziati. Il professore era assorto nella sua ricerca, e non notò il topo che lo osservava. In quel momento, il topo si rese conto che la sua esistenza non aveva alcun valore in quel mondo di macchine.
Un brivido di tristezza e di paura lo attraversò, ma si sforzò di non arrendersi. Guardò meglio lo scienziato e notò che stava costruendo una macchina con un cuore meccanico. In quel momento capì che anche se lui era solo un piccolo topo, poteva diventare qualcosa di più, e così decise di provarci.
Iniziò ad osservare con più attenzione gli scienziati e le loro creazioni, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo. Alla fine si ritrovò in grado di costruire delle piccole macchine, che potevano aiutarlo nelle sue attività.
Il topo era ora più sicuro di sé e si sentiva finalmente parte di quel mondo. Aveva imparato che poteva essere utile anche senza essere una macchina, e da allora ha dedicato la sua vita a condividere la sua conoscenza con gli altri.