Nel regno degli Unicorni, viveva un gatto molto curioso chiamato Silvestro che desiderava imparare le tabelline. Per fortuna, in quel regno esistevano le fate che potevano aiutarlo. Una sera le fate capirono il desiderio del gatto e si offrirono di insegnargli le tabelline.
Silvestro era entusiasta di riuscire in questa impresa, e le fate con uno strano metodo gli insegnarono a memoria le tabelline. Per ogni tabellina, le fate gli dicevano una poesia associata al numero, come ad esempio per la tabellina del tre: “Tre, tre, tre, come i fiori in campo, tre, tre, tre, un numero assai prezioso.“
In questo modo, Silvestro imparò le tabelline in un baleno. Ogni volta che una fata gli diceva la poesia, lui ripeteva le prime due parole che formavano una rima con la poesia. Quando cercava di ricordare un numero, lui si concentrava a ricordare la poesia. Le fate erano contente di aver aiutato Silvestro, e lui era entusiasta di aver imparato tutte le tabelline.
A partire da quel giorno, Silvestro si sentiva molto più sicuro e capace, e le fate erano felici di aver contribuito alla sua istruzione. Così grazie all’aiuto delle fate, Silvestro imparò a memoria le tabelline in un batter d’occhio.