C’era una volta un cappellaio matto che viveva nel Palazzo Reale. Il Re aveva assegnato al Cappellaio Matto il compito di contare tutti i Re che visitavano il palazzo. Il Cappellaio Matto era un uomo molto brillante e, per svolgere al meglio il suo compito, ha deciso di inventare un sistema per contare in modo preciso. Così, ha pensato a una misurazione innovativa che non aveva mai visto prima.
Non avendo molto materiale con cui lavorare, il Cappellaio Matto ha deciso di usare i suoi cappelli per contare i Re. Per ogni Re che entrava nel palazzo, il Cappellaio Matto prendeva un cappello e lo appendeva a un albero. Il numero di cappelli appesi all’albero rappresentava il numero di Re che avevano visitato il palazzo. Il Cappellaio Matto aveva anche escogitato un modo per ricordare quale Re era stato conteggiato in precedenza in modo da non contare lo stesso Re due volte.
Ogni mattina, il Cappellaio Matto contava il numero di cappelli appesi all’albero e consegnava un rapporto al Re. Il Re era così in grado di sapere quanti Re avevano visitato il palazzo durante la notte. Il Cappellaio Matto non solo aveva soddisfatto il suo compito, ma era anche riuscito a inventare un modo innovativo per contare i Re. Infatti, il suo metodo era preciso e semplice da usare.
Da allora, il Cappellaio Matto è diventato famoso in tutto il regno per il suo modo unico e creativo di contare i Re. Il suo sistema è stato adottato da molti altri regni, che hanno riconosciuto e apprezzato la sua abilità di misurare l’arrivo di Re in modo accurato. Il Cappellaio Matto è diventato uno dei più grandi inventori della storia, e da allora è stato ricordato come un grande innovatore.