C’era una volta una principessa che si chiamava Cenerentola. Era una ragazza molto coraggiosa, sensibile e gentile, ma aveva un grande limite: non aveva mai imparato a memoria le tabelline.
Cenerentola viveva in un regno incantato, popolato da creature magiche. Un giorno, mentre stava passeggiando nei boschi, incontrò una piccola fata che stava imparando le tabelline. La principessa la guardò con curiosità e le chiese cosa stesse facendo.
La fata spiegò a Cenerentola che le tabelline erano importanti per tutte le creature magiche del regno. Senza di loro, non avrebbero mai potuto contare i soldi nelle bancarelle dei mercati, oppure sapere quanti amici c’erano in un gruppo.
Cenerentola ascoltò attentamente, ma al momento non capì l’importanza di quella scoperta. La principessa decise quindi di andare avanti con la sua vita, ma la fata non si lasciò abbattere. La piccola maga aveva deciso che avrebbe aiutato Cenerentola a imparare le tabelline.
La fata le spiegò che ogni tabellina rappresentava un numero, e che imparando quelle a memoria sarebbe stato più facile fare operazioni matematiche. Cenerentola, ancora un po’ confusa, chiese alla fata come si sarebbe potuta ricordare tutte quelle informazioni.
Per aiutarla, la fata le regalò una bacchetta magica e le disse di provare a recitare le tabelline. Ogni volta che avrebbe detto una, la bacchetta le avrebbe spedito un piccolo segnale luminoso, che aiutava a ricordare i numeri.
Cenerentola si mise al lavoro e, con l’aiuto della fata e della bacchetta magica, imparò le tabelline in pochissimo tempo. Quando ebbe finito, la principessa si sentì fiera di se stessa e si rese conto che la matematica era molto più divertente e interessante di quanto non avesse mai immaginato!
Da quel giorno, Cenerentola abbracciò l’idea della fata e insegnò le tabelline ai suoi amici, in modo da aiutarli a capire la matematica.
E da quel giorno, Cenerentola visse felice e contenta, con la consapevolezza che la matematica poteva essere un grande servizio per tutti i suoi amici.