C’era una volta una città fiabesca popolata da abitanti di differenti etnie, religioni e orientamenti sessuali. Un Re governava su tutti loro, cercando di mantenere l’armonia tra le varie diversità.
Un giorno, il Re decise di indire un’assemblea per discutere di come incoraggiare la convivenza pacifica tra i suoi sudditi. Il Re convocò i rappresentanti di ogni etnia, religione e orientamento sessuale e, una volta che tutti si furono radunati, iniziò a parlare:
“Amici miei, voi sapete bene quanto sia importante convivere in pace e con rispetto reciproco. La diversità deve essere vista come una ricchezza, non come una fonte di conflitti. Quindi, se vogliamo che la nostra città sia un posto armonioso, dobbiamo imparare ad accettare l’un l’altro, qualunque siano le nostre differenze.”
Dopo aver detto questo, il Re fece una pausa e rimase in silenzio per qualche momento, come se si aspettasse una risposta. Uno dei presenti, un uomo di mezza età, parlò per primo:
“Mio Signore, credo sinceramente nella necessità di una convivenza armoniosa. Ma come possiamo farlo se non siamo disposti ad accettare le differenze degli altri?”
Il Re sorrise e disse: “Esattamente. La chiave per la convivenza pacifica è l’accettazione della diversità. Quando comprendiamo che tutti siamo uguali, anche se diversi, allora saremo in grado di costruire una società più armoniosa. Per favore, fate tesoro di questo messaggio e mettetelo in pratica”.
Con queste parole, il Re si alzò in piedi e salutò i presenti. Il messaggio dell’accettazione della diversità aveva colpito tutti. Anche se non tutti erano d’accordo con lui, erano tutti consapevoli di quanto sia importante accettare le differenze degli altri. Il Re aveva sperato di creare una città più armoniosa e, anche se aveva ancora molto lavoro da fare, era sulla buona strada.