C’era una volta un lupo cattivo che viveva nella Corte Reale. Nonostante il suo comportamento fosse spesso rude e aggressivo, gli altri animali della corte cercavano di mantenere un atteggiamento di tolleranza nei suoi confronti. Si diceva che avesse avuto un’infanzia difficile, perciò tutti cercavano di capire e comprendere il suo comportamento scontroso.
Un giorno però, il lupo cattivo commise un’azione così spregevole da scatenare l’ira dei suoi simili. Durante una riunione, infatti, il lupo aveva insultato gli altri animali, rivolgendo loro parole terribili che avevano ferito i loro sentimenti.
Tutti erano rimasti scioccati e profondamente delusi dal suo comportamento, e per la prima volta avevano perso la pazienza nei suoi confronti.
In breve tempo la situazione degenerò, e una lite si scatenò tra il lupo cattivo e gli altri animali. Il reale, preoccupato per il potenziale scoppio di violenza, tentò di calmarli.
Nonostante fosse furibondo, decise di non punire il lupo per il suo comportamento, ma piuttosto di parlargli a quattr’occhi.
Il reale se ne andò con il lupo cattivo, e parlò con lui a lungo. Alla fine il lupo confessò il dolore che aveva provato nella sua vita, e il reale lo abbracciò teneramente.
Il lupo era così affranto e confuso che decise di cambiare la sua natura, cercando di essere più gentile e comprensivo con gli altri.
Dopo aver ascoltato la storia del lupo, tutti gli animali della corte decisero di esercitare tolleranza nei suoi confronti, e di dargli un’altra possibilità.
Da allora, il lupo cattivo divenne un esempio di come un comportamento sbagliato possa essere redento con un po’ di coraggio e di buona volontà.
Per questo motivo, quando i bambini della tenuta venivano a visitare la corte, il reale chiedeva loro di sentire la storia del lupo, come monito per ricordare l’importanza della tolleranza e della comprensione.
E così, grazie al reale e agli animali della corte, il lupo cattivo trovò finalmente pace e amore nel suo cuore.