C’era una volta una Strega Cattiva che viveva in un paese lontano. Era maligna, acida e sempre pronta ad insultare e deridere chiunque le si avvicinasse. Spesso si ritrovava sola, poiché nessuno la sopportava a causa del suo odioso carattere.
Un giorno, mentre vagabondava solitaria per i boschi, incontrò una piccola farfalla dal colore azzurro intenso. La Strega Cattiva non resistette al desiderio di catturarla ed esibirla ai suoi amici come un trofeo, ma appena si avvicinò per farlo, una sensazione di pesantezza e di tristezza la pervase tutta. La farfalla trasudava tristezza come una pozzanghera.
La Strega Cattiva, stupita, cercò di liberare la farfalla e di fare qualcosa per alleviare la sua tristezza. Si rese conto che la farfalla era triste per via delle ali spezzate e dal volo impossibile. Decise allora di curare le ali della farfalla con delle erbe e piante medicinali.
Dopo ore di cura, le ali della farfalla erano di nuovo sane. La Strega Cattiva, commossa, osservò la farfalla volare felice e vibrante. In quel momento, si rese conto che se avesse trasudato amore invece di rabbia e cattiveria, la sua vita avrebbe potuto essere molto più ricca.
La Strega Cattiva imparò la lezione della bontà: cercò di essere più gentile e generosa con gli altri, trasmettendo amore, compassione e rispetto. Iniziò a vivere in armonia con coloro che la circondavano e scoprì che essere buoni era molto più gratificante che essere cattivi.