C’era una volta una astronave spaziale in cui vivevano le fate della luna. Queste fate erano creature dal cuore grande, capaci di provare empatia per il prossimo, e grazie a sé stesse, scoprirono una magica storia d’amore.
Una di queste fate, di nome Lilla, era una giovane donna dotata di grande saggezza. Un giorno, Lilla incontrò un uomo, il principe degli abissi, che aveva perso la speranza di trovare l’amore. Diceva di aver incontrato tante persone, ma di non aver mai incontrato qualcuno che capisse davvero cosa significasse amare.
Lilla, con molta empatia e gentilezza, si offrì di aiutarlo a trovare la sua anima gemella. Fece un incantesimo e gli dette una pozione magica, con la quale sarebbe stato in grado di vedere le vere intenzioni del suo cuore.
Il principe degli abissi iniziò a cercare questa persona e alla fine, con la guida di Lilla, la trovò. Si trattava di una principessa che aveva vissuto per anni in una torre, prigioniera del suo crudele padre. Il principe, con il suo grande amore, riuscì a salvarla e a restituirle la libertà.
I due innamorati vissero felici e contenti nell’astronave, supportati dall’amore e dall’empatia che le fate della luna nutrivano nei loro confronti. E tutti vissero felici e contenti. La morale di questa favola è: l’empatia è la qualità più preziosa che un essere umano possa possedere, poiché è in grado di aiutare gli altri a trovare la felicità.