Un tempo, nel regno dei folletti, esisteva una fanciulla di nome Biancaneve. La sua bontà e la sua tolleranza erano noti in tutto il regno. Un giorno, mentre era intenta a raccogliere fiori, incontrò uno sconosciuto che a prima vista sembrava assai malvagio e crudele ma, con grande stupore, Biancaneve si rese conto che era solo un povero estraneo in cerca di un po’ di aiuto.
Nonostante le iniziali paure, Biancaneve decise di aiutarlo, offrendogli un po’ di cibo e un posto per dormire. Grazie alla sua tolleranza e alla sua gentilezza, lo sconosciuto si mostrò gentile nei suoi confronti e, prima di andarsene, le regalò una preziosa gemma. La gemma perseguiva un fine molto nobile, infatti, ogni volta che la portava con sè, tutti quelli che le stavano intorno erano più tolleranti e gentili uno con l’altro.
La gemma era così preziosa che, quando la notizia si diffuse nel regno dei folletti, tutti vollero averla e chiesero a Biancaneve in cambio oggetti preziosi, dal cibo al denaro. Biancaneve decise di non accettare tutte le offerte, poiché sapeva che perdere la gemma avrebbe significato perdere il potere di generare tolleranza in tutti coloro che le stavano intorno. Dopo aver considerato attentamente la situazione, Biancaneve decise di donare la gemma al re del regno, affinché potesse beneficiare di quel potere benefico. Il re accettò con entusiasmo l’offerta e diede in cambio a Biancaneve una ricompensa per la sua generosità.
Da allora, Biancaneve divenne il grande esempio di tolleranza del regno dei folletti e, ogni anno, in suo onore, veniva celebrata una grande festa che ricordava la sua generosità nei confronti di quel misterioso estraneo. Grazie alla sua tolleranza e alla sua bontà, il regno dei folletti divenne un luogo più sereno e armonioso, dove tutti vivevano in pace e amorevole perdono.