Si narra che in un’Isola deserta, lontano dal mondo, vivesse una Regina Cattiva. La sua crudeltà era tale, che ben pochi erano i sudditi che si azzardavano a ribellarsi ai suoi ordini. La Regina Cattiva imponeva lavori forzati, assoggettava i suoi sudditi al pagamento di tasse insostenibili e alla limitazione dei più fondamentali diritti. La sua tirannia sembrava destinata a regnare ancora a lungo.
Ma un giorno, nonostante tutti i suoi sforzi per contenere le rivolte popolari, la Regina Cattiva non riuscì più a controllare il malcontento generale. I sudditi, stanchi e affamati, si ribellarono, e la Regina dovette rifugiarsi nel suo palazzo, mentre il Popolo cominciava a organizzarsi per decidere come governare l’Isola. Ma ben presto, arrivò un’altra Regina, che si presentò come la moglie della Regina Cattiva: era una giovane donna, coraggiosa e leale, e aveva una proposta da fare al Popolo.
La Principessa propose di affiancare la Regina Cattiva per reggere insieme il governo dell’Isola, come un segno di pace e riconciliazione tra i due regnanti. Inizialmente scettici, i sudditi decisero di darle fiducia, ed accettarono l’offerta della Principessa. Così, l’Isola tornò in pace, e la Regina Cattiva imparò che i suoi sudditi meritavano rispetto, e che per governare una terra bisogna prima di tutto ascoltarne il Popolo.