Il Topo che non si adeguava: una favola sulla diversità nel regno dei nanetti

C’era una volta un regno abitato da nanetti. Erano tutti uguali tra loro, sia per quanto riguardava l’aspetto fisico che i modi di fare; una vera e propria comunità di piccoli esseri che vivevano nell’armonia più assoluta. Eppure, un giorno, proprio in quel regno, arrivò un topo che non era come gli altri: era più intelligente, più creativo, ma anche più timido e riservato.

Tutti i nanetti, infatti, erano abituati a vivere in modo gioioso, divertendosi e facendo baldoria. Il topo, invece, preferiva passare il tempo da solo, leggendo, scrivendo o semplicemente meditando. Per questo motivo, i nanetti lo guardavano con disapprovazione: non riuscivano a capire quel topo diverso da loro, e pensavano che dovesse cambiare per adeguarsi al loro modo di vivere.

Il topo, però, non riusciva a cambiare. Cercava di farlo, ma ogni volta si ritrovava a sentirsi inadeguato agli occhi degli altri. Così, si allontanò sempre più, finché un giorno si ritrovò in un bosco lontano, dove incontrò una vecchia maga che gli disse: “Devi imparare ad abbracciare le tue differenze, solo così potrai trovare la tua vera felicità”.

Il topo rimase molto colpito da queste parole, così decise di tornare nel suo regno e di insegnare ai nanetti che le differenze non sono una cosa da temere, ma da accettare e rispettare. I nanetti, all’inizio, non erano d’accordo, ma pian piano capirono che le parole del topo avevano un senso. Così, decisero di accettarlo nella loro comunità, e da quel giorno il topo e i nanetti vissero insieme in armonia e rispetto.

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