Favola dei folletti sulla tolleranza: La storia di Rapunzel

Un tempo, nel regno dei folletti viveva una bella principessa di nome Rapunzel. La sua unica sofferenza era che, a causa del suo aspetto, le persone non erano tolleranti nei suoi confronti. Rapunzel, però, nonostante le difficoltà, decise di affrontare la vita con coraggio e speranza, e col tempo riuscì a cambiare il mondo in cui viveva.

Crescendo, Rapunzel capì che doveva insegnare ai suoi concittadini l’importanza della tolleranza, e che dovevano imparare ad accettarsi e ad amarsi gli uni con gli altri, nonostante le differenze. Purtroppo, tutti sembravano non voler ascoltarla e, nonostante le sue buone intenzioni, nessuno accettava le sue parole.

Fortunatamente, in un giorno di primavera, mentre Rapunzel stava passeggiando nei campi, incontrò una vecchia strega, che le disse: “Bambina, non preoccuparti. Ci sono molti modi per insegnare l’importanza della tolleranza”. Rapunzel, sorpresa da quelle parole, le chiese come poteva fare. La strega le rispose: “Devi solo capire che la tolleranza è come un fiore che deve essere curato con amore e attenzione, al fine di farlo crescere e fiorire.”

Dopo aver ascoltato le parole della strega, Rapunzel capì che doveva mostrare ai suoi concittadini che la tolleranza è una cosa bella, e che bisogna prendersi cura del prossimo come si farebbe con un fiore. Decise quindi di organizzare una festa, dove tutti dovevano portare un fiore e, una volta riuniti, ognuno doveva parlare della propria opinione sulla tolleranza.

Alla fine della festa Rapunzel era molto contenta, perché tutti avevano capito l’importanza di essere tolleranti. Da quel giorno, tutti avevano imparato che la tolleranza è una cosa preziosa, e che tutti devono accettarsi e amarsi nonostante le differenze.

Da quel giorno, nel regno dei folletti regna la pace, e Rapunzel è diventata un esempio di tolleranza, e un simbolo di coraggio e speranza per tutti.

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