C’era una volta, in una vecchia casa in riva al mare, una vecchia strega che viveva da sola. La gente del villaggio la temeva e la evitava, ma dentro di lei si nascondeva una grande saggezza. Si diceva che avesse una figlia chiamata La Fata Madrina.
La Fata Madrina era una creatura gentile ed amabile, con grandi poteri di guarigione. Si diceva che fosse in grado di vedere le persone come erano realmente, senza giudizio, e di aiutarle a trovare l’armonia e l’accettazione di sé stessi. La Fata Madrina era l’incarnazione della tolleranza e dell’accettazione.
Un giorno, la vecchia strega sentì un rumore provenire dal suo giardino. Quando andò a controllare, vide una bambina che stava giocando. La bambina era stata abbandonata dai suoi genitori e nessuno sapeva chi fosse. La vecchia strega, sentendo compassione per la bambina, la portò a casa sua e la chiamò La Fata Madrina. La Fata Madrina crebbe in quella casa e imparò tutti i segreti della vecchia strega, diventando una guaritrice potente.
La Fata Madrina era sempre gentile con tutti quelli che incontrava e li aiutava a vedere le cose da un punto di vista diverso. La sua tolleranza e la sua gentilezza facevano miracoli e in breve tempo i villaggi iniziarono ad accettarla. La Fata Madrina visse per molti anni in quella casa, aiutando tutti quelli che incontrava e mostrando loro che la tolleranza può trasformare il mondo.
Questa antica favola parla di un importante messaggio di tolleranza e accettazione. Possiamo imparare molto da La Fata Madrina, che ci insegna che la tolleranza e l’accettazione sono un prezioso dono che possiamo offrire al mondo.