La Favola di Lo Spaventapasseri e le tabelline

In una lontana città fiabesca, viveva Lo Spaventapasseri. Era un guerriero coraggioso e forte, ma quando doveva imparare le tabelline diventava triste e preoccupato. Non riusciva a ricordare neanche le più semplici.
Ma Lo Spaventapasseri non era solo. Aveva tanti amici, che gli volevano bene e volevano aiutarlo. Gli amici decisero allora di aiutarlo a imparare le tabelline. Così si divisero, ciascuno si sarebbe occupato di una tabellina: il primo, quella del 2, il secondo, quella del 3 e così via.

Lo Spaventapasseri seguì i consigli degli amici e iniziò a studiare. Ma c’era un problema: era talmente tanto da imparare che si sentiva sempre più confuso. Si sentiva come una foglia al vento, senza sapere dove andare.

Un giorno, mentre Lo Spaventapasseri stava passeggiando nella città fiabesca, vide una drago volante. Era un drago bellissimo, con le ali dorate e le scaglie di smeraldo. Lo Spaventapasseri rimase incantato al suo cospetto. Il drago notò il suo sguardo smarrito e gli si avvicinò.

“Cosa c’è che non va, mio caro amico?”, gli chiese.

Lo Spaventapasseri gli spiegò la situazione, e il drago decise di aiutarlo.

“Non preoccuparti, posso aiutarti. Il mio nome è Amicizia, e so come insegnare le tabelline. Inizia con il 2: due volte due fa quattro”.

Lo Spaventapasseri ascoltò le parole del drago e cominciò a ripetere. Presto imparò a memoria la tabellina del 2. Poi si dedicò a quella del 3, quella del 4 e così via. Con l’aiuto del drago, riuscì a imparare tutte le tabelline.

Grazie al suo coraggio, all’aiuto degli amici e all’aiuto del drago, Lo Spaventapasseri aveva imparato le tabelline.

E da quel giorno, Lo Spaventapasseri non ebbe più paura dei numeri.

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