C’era una volta, nel lontano regno delle Sirene, un piccolo spaventapasseri. Di giorno lo si poteva vedere passeggiare per il villaggio, salutando chiunque incontrasse con gentilezza e sorriso. Nessuno sapeva da dove venisse, né come fosse arrivato fin lì. Ma una cosa era certa: aveva un animo buono, e ciò bastava per farlo accettare da tutti gli abitanti del villaggio.
I contadini, soprattutto, erano contenti della sua presenza, perché lo Spaventapasseri li aiutava con lavori di campo. Si occupava di seminare e raccogliere i raccolti, e si divertiva a costruire strumenti musicali con alcune delle erbe e delle foglie che raccoglieva durante le sue escursioni. E così, giorno dopo giorno, la gente del villaggio iniziò ad apprezzarlo sempre di più.
Un giorno, quando ormai il piccolo spaventapasseri era diventato famoso nel Regno delle Sirene, uno sconosciuto arrivò al villaggio. Era un mago che aveva sentito parlare delle gesta del piccolo spaventapasseri, e che decise di offrirgli un dono speciale come segno di riconoscimento. Il mago donò al piccolo spaventapasseri una corona di fiori, e con questo gesto lo elevò a re del Regno delle Sirene. Da allora, lo Spaventapasseri fu amato e rispettato da tutti gli abitanti del regno, e tutti lo consideravano un grande re.
Da allora, il piccolo spaventapasseri è diventato una leggenda nel Regno delle Sirene, e la sua storia continua a essere raccontata di generazione in generazione. Il suo esempio di bontà e gentilezza ci insegna che, anche se non siamo nati ricchi e importanti, possiamo diventare eroi se ci impegniamo a essere gentili e generosi con gli altri.