C’era una volta nel Regno dei Nanetti, un piccolo e magico mondo popolato da creature minuscole, una banda di Fate della Luna. Le fate erano dolcissime e amavano l’ambiente naturale, cercavano di rispettarlo al meglio e di vivere in modo ecologico. Amavano passeggiare tra gli alberi, i fiori e i prati, cantando meravigliose melodie e raccontando storie. Tutti gli abitanti del regno erano felici e benedicevano le fate per il loro spirito di gioia.
Una volta, la fata più anziana del gruppo, la fata della luna, decise di dare una lezione di rispetto dell’ambiente ai suoi compagni. Prese una bacchetta magica e fece apparire dal nulla un albero che era pieno di frutti dorati. Disse alle fate che dovevano prenderne uno e mangiarlo, ma che dovevano farlo con la massima cura, senza lasciare alcun avanzo sul terreno.
Le fate seguirono attentamente le istruzioni della loro anziana e mangiarono i loro frutti con cautela, fino ad arrivare all’ultimo. La più giovane, senza accorgersene, lasciò cadere una piccola parte del frutto a terra, e la fata della luna rimproverò duramente la ragazza. Era molto dispiaciuta per il suo errore, ma la vecchia fata le disse che c’era un modo per rimediare: doveva trovare una maniera per seminare i semi del frutto a terra, così che un albero potesse nascere da esso. La ragazza si impegnò al massimo e alla fine riuscì a farlo.
A quel punto, la fata della luna disse alle sue compagne che avevano imparato una grande lezione: bisogna sempre rispettare l’ambiente naturale, perché ogni azione ha una conseguenza. Le fate si sentirono piene di gratitudine per la loro anziana e impararono una preziosa lezione: non importa quanto piccoli siamo, abbiamo sempre il potere di cambiare il mondo. Se ci crediamo abbastanza, possiamo realizzare qualsiasi cosa.
Da allora, le fate della luna hanno sempre rispettato l’ambiente naturale e hanno imparato a credere nei loro sogni. Perché anche se sono piccoli, possono fare grandi cose.