Tra i profondi boschi, vivevano le fate della luna, che avevano il compito di insegnare l’alfabeto a tutti i bambini della foresta. Ogni fine settimana, i piccoli venivano a trovare le fate, che si prendevano cura di loro e li guidavano nell’apprendimento delle lettere dell’alfabeto. Ogni volta raccontavano una storia diversa, con piccoli giochi per memorizzare meglio tutte le lettere.
La prima volta che i bambini arrivarono, le fate iniziarono a raccontare loro la favola di A come albero, che aveva come protagonisti una famiglia di alberi. Tutti i bambini si emozionarono nel sentire parlare degli alberi e delle loro storie. La storia di A come albero insegnò loro che ogni albero ha una sua storia, e che ogni foglia è unica.
Dopo la storia di A come albero, le fate passarono a B come bosco. In questa storia, venne raccontato di come i boschi sono vivi e pulsanti di energia. Le fate spinsero i bambini a esplorare i boschi, ad ascoltare i suoni degli alberi, a guardare la bellezza della natura, a sentire l’odore delle foglie e a scoprire tutti i segreti nascosti nel bosco.
Durante l’avventura, i bambini impararono anche la storia di C come cielo. In questa storia, le fate spiegarono che il cielo è il posto in cui tutti i sogni e i desideri possono prendere vita. I bambini impararono che il cielo è sempre lì per ricordarci chi siamo e che cosa possiamo raggiungere.
Ogni volta che i bambini andavano a trovare le fate, imparavano una nuova lettera dell’alfabeto. D come drago, E come fata, F come fuoco, G come gatto… le storie non finivano mai. Le fate inventavano sempre nuove avventure e storie per aiutare i bambini a ricordare le lettere.
Alla fine dell’anno, i bambini avevano imparato l’alfabeto ed erano pronti a mostrare tutto ciò che avevano imparato alle loro famiglie. Ora sapevano che ogni lettera dell’alfabeto ha una storia da raccontare.
Grazie al lavoro delle fate della luna, i bambini della foresta avevano appreso l’alfabeto e la magia della lettura.