Una volta, nel regno dei folletti, viveva un drago che era molto malvagio. Il Drago aveva una grande passione per l’alfabeto. Non poteva sopportare che qualcuno non lo conoscesse. Ogni giorno, il Drago andava su e giù per il regno, chiedendo ai folletti di recitargli l’alfabeto. Se qualcuno commetteva un errore, il Drago lo trasformava in pietra!
I folletti erano terrorizzati dal Drago e non osavano sbagliare nell’alfabeto. Per fortuna, un giorno, uno dei folletti ebbe un’idea. Si offrì volontario per andare dal Drago e dirgli l’alfabeto. Ma, invece di recitarlo, propose di insegnargli qualcosa di meglio.
Il folletto gli propose di insegnargli una favola, che parlava proprio dell’alfabeto. Iniziò a raccontare la storia delle A come “A come Amicizia”, B come “B come Bellezza”, C come “C come Coraggio” e così via. Il Drago era affascinato dalla storia e ascoltò con interesse fino alla fine.
Quando il folletto arrivò alla lettera Z, il Drago era così contento che decise di non trasformarlo in pietra. Invece, ringraziò il folletto per avergli insegnato qualcosa di così speciale.
Da quel giorno in poi, il Drago aveva imparato l’alfabeto e non chiedeva più ai folletti di recitarlo. Inoltre, insegnò a tutti gli abitanti del regno la favola del folletto, così da ricordare facilmente l’alfabeto.
Da allora, tutti i folletti del regno ricordano la favola che insegna l’alfabeto. Ciascuno di loro, quando la sente, si ricorda che l’importante non è solo imparare qualcosa, ma anche condividerla con gli altri.