La Favola della Lepre e dei Nanetti
C’era una volta, nel regno dei Nanetti, una lepre che, come tutti i suoi simili, era molto veloce. Amava correre sui prati e a volte anche nei boschi, gareggiando con i suoi amici.
Un giorno, mentre stava correndo, vide una porta nel bosco, che non aveva mai notato prima. Si fermò, incuriosita, e decise di entrare, ma non riuscì a vedere niente. La porta, infatti, era molto stretta e lei non riusciva a passare.
Decise allora di chiedere aiuto ai Nanetti, che erano noti per la loro abilità nel costruire cose piccole e precise.
I Nanetti, incuriositi, accolsero subito la richiesta della Lepre e, dopo averla ascoltata, si misero al lavoro.
In breve tempo, la porta fu allargata e la Lepre poté entrare.
Una volta dentro, la Lepre vide un grande giardino pieno di alberi e fiori. Si meravigliò di tanta bellezza e decise di esplorare il luogo.
Percorse tutto il giardino con grande curiosità, ma quando arrivò al centro, vide una fontana.
Si fermò estasiata di fronte alla fontana, ma quando cercò di bere l’acqua, scoprì che era troppo alta.
Ricordò allora di aver chiesto aiuto ai Nanetti e decise di chiedergli ancora una volta di aiutarla.
I Nanetti, per non deluderla, si misero subito al lavoro e, in breve tempo, costruirono una scala di legno per raggiungere la fontana.
La Lepre, grata e contenta, bevve l’acqua fresca e, prima di andare via, si voltò verso i Nanetti e disse loro:
“Grazie per avermi aiutato. Ora capisco che le cose più preziose sono spesso quelle che non riusciamo ad avere da soli!”.
I Nanetti, commossi, la salutarono con affetto.
La morale della favola
Questa favola ci insegna che, a volte, è importante chiedere aiuto a chi ha più esperienza e conoscenze di noi, per raggiungere obiettivi che altrimenti non saremmo in grado di raggiungere da soli.