Biancaneve: La Favola di una Principessa e dei Nani Gentili

La Favola di Biancaneve

C’era una volta un regno delle Fate, che si trovava in una foresta lontana e incantata. In questo regno viveva una giovane principessa di nome Biancaneve.

Biancaneve era dolce, umile e buona, tanto da essere amata da tutti. La sua bellezza, inoltre, era indescrivibile. La sua energia e il suo carattere allegro rallegravano il regno intero. La gente si sentiva bene in sua presenza.

Ma c’era una persona a cui non piaceva affatto Biancaneve. La matrigna della principessa, infatti, era invidiosa della sua bellezza. Un giorno decise di sbarazzarsi di lei, ma Biancaneve riuscì a scappare prima che la matrigna potesse mettere in atto i suoi piani malvagi.

Biancaneve corse nella foresta incantata e vi si nascose per un po’ di tempo. Passarono lunghi mesi in cui visse nella foresta, vivendo delle minime risorse. Un giorno, però, incontrò sette Nani gentili che abitavano nella foresta. I Nani erano molto buoni con lei e decisero di prendersi cura di lei.

Biancaneve visse con i Nani per molto tempo, e visse felice in mezzo a loro. Quando la matrigna seppe della sua sopravvivenza, fu presa dalla follia e decise di andare alla ricerca della principessa.

Un giorno, mentre la matrigna stava perlustrando la foresta alla ricerca di Biancaneve, vide la sua casa dei Nani. La matrigna si avvicinò alla casa e vide Biancaneve, che era ancora più bella di prima. Le diede una mela avvelenata, che la principessa prese e mangiò.

Biancaneve cadde in un profondo sonno e la matrigna pensò di avere vinto. Ma poi, arrivò un principe a cavallo che vide la principessa addormentata e si innamorò subito di lei. Mentre stava per baciarla, la mela avvelenata cadde dalla sua bocca. Biancaneve si svegliò dal suo sonno e, insieme al principe, tornò al regno delle Fate.

Una volta tornata, la matrigna cercò di negare tutto, ma tutti sapevano la verità. Alla fine, fu punita per la sua crudeltà e Biancaneve e il principe vissero felici e contenti. Il regno delle Fate fu finalmente liberato e tutti vissero in pace.

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