La favola della Rana e dei Robot
C’era una volta una Rana, che viveva in un lontano regno, abitato da robot.
La Rana, la sola creatura vivente, viveva da sola, e di tanto in tanto gli abitanti robotici la prendevano in giro, a causa della sua diversità.
Un giorno, la Rana decise di andare a passeggio, proprio come faceva tutti i giorni. Non appena iniziò a camminare, sentì un rumore strano. Era un pianoforte, e le sue melodie si diffondevano per tutto il paese.
La Rana si avvicinò e vide che al pianoforte c’era un robot. Sembrava che stesse suonando una canzone che la Rana non aveva mai sentito prima. Si avvicinò ancora di più e scoprì che stava suonando una canzone che parlava di una creatura vivente che viveva tra i robot.
La Rana rimase così sorpresa dalla canzone che non riuscì a trattenere le lacrime. Il robot, notando la sua commozione, si avvicinò e le disse: “Volevo solo farti sentire quanto sono contento che tu sia qui tra di noi”.
Da quel giorno, la Rana iniziò a frequentare i robot, e imparò molte cose da loro. Imparò a suonare il pianoforte e a parlare con loro.
In seguito, la Rana si unì ai robot e iniziò a lavorare con loro per costruire una società più accogliente e migliore.
La morale di questa storia è che la diversità è una ricchezza che va apprezzata e non discriminata. Se impariamo ad accettare le diversità e ad apprezzarle, possiamo creare un mondo migliore.