C’era una volta un lupo postmoderno che viveva in una cucina. Era un lupo un po’ strano; non assomigliava affatto alle creature che vivevano là intorno. A differenza dei panda del regno, che erano sempre belli e con il pelo ben curato, lui era sempre un po’ scompigliato. Inoltre, era molto più grande di loro. Tutti lo guardavano con un misto di stupore e timore.
Un giorno, il lupo decise di fare una visita ai suoi vicini. Bussò alla porta di un panda, ma quando quest’ultimo gli aprì, fuggì spaventato. Il lupo non aveva alcuna intenzione di far del male, ma il panda era troppo spaventato per rendersene conto. Si chiuse in casa e non ne uscì più per giorni.
Il lupo, consapevole del disagio che aveva causato, decise di chiedere scusa. Tornò alla casa del panda e bussò di nuovo. Questa volta, il panda aprì la porta e cominciò a parlare con il lupo. Il lupo spiegò che non aveva alcuna intenzione di fare del male e chiese scusa per il suo comportamento. Il panda comprese e i due cominciarono a parlare.
Iniziarono a scambiarsi storie e leggende. Il lupo raccontò di come era stato cresciuto nella foresta e di come aveva imparato a cacciare e a difendersi. Il panda invece parlò dei suoi giorni trascorsi nella foresta, della sua dieta vegetariana e dei suoi amici. I due condivisero anche le loro paure e speranze.
Col passare del tempo, il lupo e il panda divennero amici e decisero di vivere insieme nella cucina. Si aiutavano a vicenda e condividevano il cibo. I due diventarono una grande famiglia e vissero per sempre felici e contenti.